Chacruna (Psychotria viridis)
LaPsychotria viridis, nota anche come chacruna, appartiene alle Rubiaceae (la famiglia delle piante del caffè). La P. viridis contiene una grande quantità di triptamine psichedeliche (DMT) ed è nota soprattutto per il suo uso curativo come additivo dell'Ayahuasca.
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Effetti
Il P. viridis o chacruna è oggi essenzialmente utilizzato per preparare l'ayahuasca, un infuso psichedelico. Gli effetti possono essere descritti come una pulizia fisica e mentale, e allo stesso tempo una connessione di 4 ore con l'impercettibile.
L'intensità del "trip" dipende da molti fattori, per la maggior parte degli utenti è necessario acquisire esperienza e quindi gli effetti saranno inizialmente lievi. La maggior parte sperimenta qualcosa di simile a una bassa dose di funghi psilocybe o a un trip high. Nelle prime due ore possono anche soffrire di crampi allo stomaco.
Uso
Non sottovalutate quanto possa essere impressionante l'esperienza e iniziate sempre con un basso dosaggio se non avete ancora familiarità con l'Ayahuasca. Nella maggior parte delle ricette, 25 grammi sono un dosaggio basso e 75 grammi un dosaggio alto.
Se non avete mai preparato l'Ayahuasca prima d'ora, tenete presente che quasi nessuno riesce a farlo al primo tentativo. Per la maggior parte delle persone la preparazione di una buona Ayahuasca è il risultato di anni di prove e sperimentazioni.
Per l'Ayahuasca la chacruna viene solitamente cotta in acqua. A seconda del metodo del produttore, la preparazione richiede da un'ora a un giorno. A volte la B. caapi o un'altra pianta viene aggiunta alla stessa pentola, altre volte ha una pentola propria. I tempi di cottura comuni variano da 4 a 12 ore. Occasionalmente si aggiunge aceto o succo di limone per accelerare l'estrazione.
In ogni caso, il liquido ottenuto viene ridotto fino a quando rimane una piccola quantità bevibile, che viene poi bevuta a stomaco vuoto.
Alcune persone estraggono la pianta. L'estratto viene utilizzato come incenso, che produce un'esperienza psichedelica di circa 15 minuti che contiene elementi dell'esperienza dell'ayahuasca. Soprattutto si verifica un drastico cambiamento nell'interpretazione della realtà e un trasporto di tutti i sensi in un'altra dimensione.
Inibitori della monoamino-ossidasi (IMAO):
La DMT (N-dimetiltriptamina) è un alcaloide triptaminico presente in numerose piante come Mimosa hostilis, Diplopterys cabrerana, Desmanthus illinoensis, Psychotria viridis e Phalaris arundinacea, non è efficace se ingerita per via orale. Questo perché viene scomposta nell'organismo dall'enzima monoamino ossidasi (MAO). La MAO è un enzima importante che distrugge alcuni composti chimici, come farmaci e veleni.
Gli inibitori dell'enzima MAO interferiscono con l'azione dell'enzima e bloccano la scomposizione di composti chimici come la DMT, rendendola efficace se assunta per via orale. Questo è il principio fondamentale della medicina tradizionale visionaria Ayahuasca.
Nelle giuste proporzioni, i funghi allucinogeni e altre sostanze psichedeliche possono essere utilizzati insieme agli inibitori MAO. Mescolando queste sostanze con gli inibitori delle MAO, l'effetto durerà più a lungo e sarà più intenso.
Gli inibitori delle MAO devono essere usati con grande cautela, altrimenti i normali alimenti possono diventare velenosi. I risultati possono essere pericolosi: mal di testa, nausea, perdita di coscienza e morte. Nella tradizione sciamanica, gli inibitori delle MAO vengono utilizzati dopo almeno un giorno di digiuno.
Elenco delle sostanze
Non devono essere assunti almeno 24 ore prima e dopo l'assunzione di un IMAO:
Alimenti vietati: avocado, caviale e sostituti, cioccolato, salsicce, lieviti, fagioli, fegato, fichi secchi, pesce secco e marinato, banane, formaggi, caffè, birra, bevande alcoliche....
Alimenti consigliati: cereali, pasta, riso, uova e legumi.
Non si devono assumere altri farmaci, naturali o sintetici, poiché molti interferiscono con gli IMAO e potrebbero avere conseguenze molto gravi.
La combinazione di IMAO con altre sostanze può provocare una crisi ipertensiva (un improvviso ed estremo aumento della pressione sanguigna) che può portare alla rottura di un'arteria del cervello, cioè a un incidente cerebrovascolare.